Pioggia di finanziamenti per la digitalizzazione dei comuni reatini

Francesco Peluso
4 min readNov 19, 2022
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Con l’approvazione del PNRR, è stato definito anche il piano strategico per la transizione digitale e la connettività del Paese: Italia Digitale 2026. Degli oltre 13 miliardi di euro, 6.74 sono dedicati alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.

In particolare i Comuni italiani possono richiedere finanziamenti (a pioggia, destinati a tutti) per 5 macro categorie di progetti rientranti negli avvisi di “PA Digitale 2026”:

  1. Abilitazione e facilitazione migrazione al Cloud
  2. Esperienza del cittadino nei servizi pubblici, ossia creazione di nuovi siti internet istituzionali ed erogazione di servizi pubblici digitali.
  3. Adozione PagoPA e app IO
  4. Favorire l’adozione dell’identità digitale (SPID e CIE)
  5. Digitalizzazione degli avvisi pubblici, ossia sviluppare e implementare la Piattaforma notifiche digitali degli atti pubblici, l’infrastruttura che le PA utilizzeranno per la notificazione di atti amministrativi a valore legale verso persone fisiche e giuridiche, contribuendo ad una riduzione di costi e tempo per cittadini ed enti.

Ad oggi (alcuni bandi sono ancora aperti, altri in arrivo come quello per la digitalizzazione dei servizi pubblici) i comuni della provincia reatina (56 su 73 totali) sono stati in grado di attrarre circa 4,3 milioni di euro. Guida la classifica locale il comune di Poggio Mirteto con circa 341 mila euro, seguono Rieti con circa 314 mila euro (come annunciato nel comunicato stampa) e Cittaducale con 291 mila euro. Il comune di Poggio Mirteto ha richiesto, ottenuto e accettato i finanziamenti per l’abilitazione al cloud (122 mila euro), esperienza del cittadino (155 mila euro), PagoPA (33 mila euro), adozione SPID CIE (14 mila euro) e app IO (17 mila euro).

A differenza di quanto erroneamente scritto nel comunicato stampa (corretta invece l’indicazione nell’albo pretorio), il Comune di Rieti ottiene circa 280 mila euro per l’esperienza del cittadino nei servizi pubblici (sarà finalmente rifatto il sito web comunale?), circa 19 mila euro per l’adozione dell’app IO e 14 mila euro per l’estensione dell’utilizzo delle piattaforme nazionali di identità digitale — SPID CIE (l’importo dei singoli finanziamenti è nella maggior parte dei casi legato alla dimensione del comune).

Fonte: Dati PNRR PADigitale2026 Copyright © Dipartimento per la trasformazione digitale

È inoltre attiva la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND). Il progetto, previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di PagoPA S.p.A, abilita lo scambio di informazioni tra gli Enti e la Pubblica Amministrazione e favorisce l’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi dati pubbliche. È stato anche pubblicato il primo Avviso da 110 milioni di euro: i Comuni interessati ad aderire alla Piattaforma possono presentare la loro domanda entro il 17 febbraio 2023, su PA digitale 2026, ricevendo un voucher economico predefinito calcolato in base alla dimensione dell’Ente.

Mancano i Responsabili per la Transizione Digitale
I finanziamenti sono stati ottenuti ma potrebbe esserci un serio problema: non tutti i comuni hanno infatti indicato il Responsabile per la Transizione al Digitale (RTD), che ha tra le principali funzioni quella di garantire operativamente la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, coordinandola nello sviluppo dei servizi pubblici digitali e nell’adozione di modelli di relazione trasparenti e aperti con i cittadini.
L’ articolo 17 del Codice dell’Amministrazione Digitale obbliga tutte le amministrazioni a individuare un ufficio per la transizione alla modalità digitale — il cui responsabile è il RTD — a cui competono le attività e i processi organizzativi ad essa collegati e necessari alla realizzazione di un’amministrazione digitale e all’erogazione di servizi fruibili, utili e di qualità. Con la Circolare n. 3 del 1 ottobre 2018, adottata dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, si sollecitano tutte le amministrazioni pubbliche a individuare al loro interno un RTD.

Quale è la situazione dei comuni reatini?
Secondo l’Indice dei domicili digitali della Pubblica Amministrazione e dei Gestori di Pubblici Servizi (IPA) sono solo 29 i comuni reatini dotati del Responsabili per la Transizione Digitale. Non risulta presente ad esempio nei Comuni di Poggio Mirteto, Rieti, Cittaducale e Fara in Sabina, ai primi 4 posti per finanziamenti ricevuti. Sarà il caso di adeguarsi?

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Francesco Peluso

Reatino, giornalista, direttore comunicazione multinazionale tech